Dire, fare, insegnare
Dire, fare, insegnare
Dire, fare, insegnare

La scuola come palestra di Intelligenza Emotiva – Didacta 2024

Nel contesto educativo, l’Intelligenza Emotiva è diventata ormai elemento cruciale per il successo di studenti e studentesse. Questo è stato evidenziato nel recente workshop tenuto da Six Seconds Italia alla fiera Didacta di Firenze, dove si è discusso di come trasformare la scuola in una vera e propria palestra per lo sviluppo delle competenze socio-emotive.

Esperienze di insegnamento 
15 aprile di: Vito Aliperta
copertina

Integrare l’Intelligenza Emotiva

Integrare l’allenamento delle competenze socio-emotive durante la didattica è un passaggio fondamentale per far coesistere le due dimensioni. Come insegnanti si possono introdurre brevi esercizi di consapevolezza emotiva all’inizio di ogni giornata o lezione, incoraggiando studenti e studentesse a esplorare i propri sentimenti e ad articolare le loro emozioni. Questo non solo contribuisce a creare un ambiente più inclusivo ed empatico ma fornisce anche agli studenti e alle studentesse gli strumenti necessari per affrontare le sfide emotive che possono incontrare durante il processo di apprendimento.

Un esempio? L’insegnante potrebbe iniziare la giornata con un breve esercizio di respirazione e consapevolezza, invitando ragazzi e ragazze a riflettere su come si sentono in quel momento e soprattutto su come desiderano sentirsi durante la giornata. Un “semplice” esercizio di questo genere introduce l’analisi di un processo decisionale che mostra i legami tra pensieri, sentimenti e azioni.

Le implicazioni sono molteplici e aiutano ad allenare alcune delle competenze del modello Six Seconds:

  • riconoscere i nostri schemi abituali, nonché le risposte tipiche a una determinata situazione.
  • valutare una decisione applicando il pensiero sequenziale, ovvero identificare i costi e i benefici di una reazione.
  • migliorare l’alfabetizzazione emotiva.
  • focalizzarsi su determinate criticità identificando le reazioni e i desideri di ciascuno al fine di trovare un punto di incontro.

Durante le lezioni possono essere incorporate attività di questo tipo per incoraggiare la collaborazione, una comunicazione efficace e la propensione alla gestione delle sfide quotidiane, offrendo a studenti e studentesse opportunità pratiche per sviluppare le proprie competenze sociali ed emotive.

L’insegnante come "role model"

Prima di introdurre l’Intelligenza Emotiva a ragazzi e ragazze, tuttavia, un primo step fondamentale è che insegnanti ed educatori allenino queste competenze. Un insegnante che fa proprio l’allenamento dell’Intelligenza Emotiva è in grado di gestire lo stress, mantenere la calma durante situazioni difficili ma soprattutto co-creare un ambiente di apprendimento positivo. Essere in grado di comprendere e rispondere alle esigenze emotive della propria classe, favorisce una maggior connessione tra docente e discente e incide anche sull’efficacia dell’insegnamento stesso.

Il percorso EQ Educator, infatti, permette di immergersi nella metodologia Six Seconds e imparare come funziona l’apprendimento socio-emotivo, partendo da se stessi. Prima di portare queste conoscenze all’intera classe con il secondo step, è possibile accedere agli strumenti chiave per praticare l’Intelligenza Emotiva in prima persona.

"EQ Inside" – Dalla classe alla scuola

Dopo aver appreso e allenato in prima persona le competenze di Intelligenza Emotiva, l’insegnante si fa portavoce per introdurre questi insegnamenti all’intera classe. E infine mette in pratica le modalità e le best-practice per estendere l’allenamento delle competenze socio-emotive all’interno del contesto scuola, integrando momenti specifici nei curricoli scolastici e/o organizzando workshop formativi per l’intero sistema.

In questa fase, progetti recenti ci hanno dimostrato quanto questa pratica venga interiorizzata in primo luogo da studenti e studentesse: la volontà di ragazzi e ragazze di essere protagonisti di eventi strutturati creati all’interno della scuola è stata la prova emblematica di quanto sia importante coinvolgerli attivamente in questo processo e dell’enorme impatto che ha sulle loro vite.