Dire, fare, insegnare
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Il tutor di tirocinio indiretto per i futuri docenti

Il tutor coordinatore del tirocinio indiretto previsto nel corso di laurea di Scienze della Formazione Primaria ha un ruolo fondamentale nella formazione degli insegnanti.

Esperienze di insegnamento 
04 marzo di: Bruna Ramella Pralungo
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Il percorso di studi del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria, destinato a coloro che sono intenzionati a diventare insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria, è arricchito da numerose ore, a frequenza obbligatoria, di laboratori che mettono in relazione le competenze didattico-applicative con i diversi ambiti disciplinari, oltre ai laboratori annuali di lingua inglese e a un Laboratorio di Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento. Un ulteriore e imprescindibile elemento di questo percorso è il tirocinio, durante il quale gli aspiranti insegnanti hanno l'opportunità di mettere in pratica le competenze acquisite in aula.

Gli studenti, a partire dal secondo anno di corso, devono svolgere 600 ore di tirocinio, suddivise tra tirocinio diretto, presso Istituzioni scolastiche convenzionate e in affiancamento di insegnanti che svolgono la funzione di tutor d’aula, e tirocinio indiretto presso le sedi universitarie. Durante le ore in aula, gli studenti del corso di laurea osservano le attività didattiche in classe, riflettendo criticamente sui problemi dell'insegnamento e partecipando a momenti di programmazione, di azione didattica disciplinare e di valutazione.

Durante il tirocinio indiretto si svolgono invece attività propedeutiche e di rielaborazione per l’integrazione di competenze teoriche e operative, gestite da tutor coordinatori: si tratta di insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria che hanno potuto avere accesso a questo ruolo attraverso appositi bandi emessi dalle Università, per cui sono indicati alcuni requisiti di idoneità come la partecipazione a gruppi di ricerca e la gestione di attività formative.

I tutor coordinatori, dopo aver accettato l’incarico, rimangono in carica per quattro anni, riconfermando la propria volontà annualmente, ma possono richiedere adi rimanere un ulteriore quinto anno. Questi insegnanti svolgono quindi metà del loro orario settimanale come docenti di scuola dell’infanzia o primaria, e l’altra metà in assegnazione al corso di laurea coordinando le attività relative al tirocinio indiretto per i gruppi loro assegnati. Il ruolo del tutor coordinatore comprende diversi compiti cruciali nell'assicurare la qualità e la coerenza del tirocinio indiretto.

Le funzioni del tutor coordinatore

Le funzioni che il tutor coordinatore è chiamato a svolgere sono richiamate dagli artt. 10 e 11 del DM 249/2010:

  1. orientare e gestire i rapporti con i tutorin aula (o meglio con i referenti dei vari Istituti accreditati come sedi di tirocinio) assegnando gli studenti alle diverse classi e scuole e formalizzando il progetto di tirocinio dei singoli studenti;
  2. provvedere alla formazione del gruppo di studenti attraverso le attività di tirocinio indiretto;
  3. supervisionare e valutare le attività del tirocinio diretto e indiretto, tramite apposite schede osservative da compilare al termine di ogni anno accademico, preso atto della valutazione del tutor d’aula che ha avuto in affiancamento lo studente;
  4. seguire le relazioni finali per quanto riguarda le attività in classe.

La finalità fondamentale del tirocinio indiretto è la promozione della riflessione progettuale e la valutazione critica sul percorso da parte di ogni studente: sono quindi previsti incontriobbligatori di gruppo alla presenza dei tutor coordinatori secondo calendari annualmente predisposti. Durante questi incontri, attraverso momenti di dialogo in plenaria, lavori di gruppo, attività di circle time e roleplaying, gli studenti sono chiamati a confrontarsi tra di loro, raccontando ciò che osservano quotidianamente e condividendo pensieri e riflessioni, al fine di comprendere appieno la loro esperienza, arricchendola con i racconti di realtà diverse e complementari a quella che stanno vivendo.



I tutor coordinatori programmano attività che facilitino questo confronto, svolgendo la funzione di supervisori e di mentor, in quanto insegnanti con esperienza e quindi modelli positivicapaci di influenzare con i loro esempi di buone pratiche, l’agire dei futuri docenti.

Un altro ruolo dei tutor coordinatori è la presentazione e l’analisi degli strumenti da utilizzare durante il tirocinio diretto, racchiusi nel quaderno di tirocinio. Ogni studente deve aggiornare costantemente il quaderno che contiene, oltre a una dettagliata documentazione del proprio percorso, sia di tirocinio diretto che indiretto, anche riflessioni personali, collegamenti con la teoria che vanno a incrementare il bagaglio di conoscenze per diventare professionisti completi.

Alcuni esempi pratici di attività svolte durante gli incontri possono essere:

  • analisi dei siti istituzionali delle realtà scolastiche ospitanti, al fine di comprenderne le caratteristiche tipiche del contesto;
  • creazione di griglie di osservazione da utilizzare durante i momenti di tirocinio diretto, utili a comprendere tutti gli elementi facenti parte del setting didattico quali spazi, tempi, materiali e metodologie;
  • redazione di interviste ai tutor d’aula, al Dirigente Scolastico e ai membri del suo staff, per permettere allo studente di comprendere sempre meglio la portata della struttura in cui andrà ad operare.

Il tutor coordinatore ha come obiettivo, durante il primo anno di tirocinio, di strutturare il percorso dello studente, spiegando la funzione dei singoli strumenti e definendo le modalità di una buona osservazione del contesto d’aula. Durante il secondo anno, si concentra sempre di più sugli aspetti didattici e metodologici per permettere allo studente di pianificare e realizzare una prima attività in classe o in sezione. Al terzo anno si aggiungerà il focus sulla valutazione e l’autovalutazione degli studenti, per giungere quindi all’ultimo anno con una preparazione completa dei tirocinanti che dovranno dimostrarsi in grado di gestire il clima d’aula e le azioni didattiche.

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