Dire, fare, insegnare
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Quale didattica per la Generazione Alpha?

Alessio Castiglione spiega quali sono i cinque fattori per intervenire sulla didattica e adattarla alle esigenze delle nuove generazioni.

Metodologie 
04 ottobre 2023 di: Alessio Castiglione
copertina

“Generazione” è un termine che risale a più di un secolo fa grazie agli studi di Karl Mannheim, sociologo francese che ha tracciato le prime linee guida per iniziare a riconoscere i cambiamenti sociali espressi come dissomiglianze e assonanze tra popolazioni anagraficamente differenti. Oggi al centro del dibattito pubblico sulle generazioni troviamo spesso categorie come Boomers o generazione Y e Z (talvolta raggruppati con il profilo Millenials), che corrispondono a due fasce di popolazione distinte: gli adulti e i giovani. Ma è facile perdersi nelle teorie dei diversi studiosi che stanno provando a dare una loro visione delle categorie generazionali.

Alle categorie generazionali è affidato l’arduo compito di spiegare i cambiamenti di uno specifico target di persone. In linea generale i criteri principali che distinguono una generazione dall’altra riguardano: l’età, gli eventi storici e sociali, le tecnologie, i valori e gli stili di vita. Prendendo spunto dagli studi dei sociologi australiani McCrindle e Fell si può fare questa categorizzazione:

  • Baby boomers: 1946 – 1964;
  • Generation X: 1965 – 1979;
  • Generation Y: 1980 – 1994;
  • Generation Z: 1995 – 2009;
  • Generation Alpha: 2010 – 2024;

La categoria della Generazione Alpha è vista dallo psicologo Matteo Lancini come la prima generazione a nascere in un mondo già digitalmente avanzato e ad avere genitori che hanno fatto esperienza di cambiamenti culturali nei quali le tecnologie hanno svolto un ruolo cruciale. In questa prospettiva, alla luce di una pandemia durante la quale ambienti virtuali di lavoro e studio hanno resistito grazie a smartphone, tablet e personal computer, ci suggerisce di non insistere su facili conclusioni, come spegnere i device mobili e dire che sono l’unica causa dei comportamenti sregolati dei giovani, ma di continuare a guardarle come risorse per l’educazione.

I cinque fattori Alpha



Se si considera che la transizione digitale in atto trae ispirazione dalle caratteristiche della Generazione Alpha, si comprende meglio come con un’adeguata formazione dei docenti si potrebbero trasformare i processi didattici in classe. Rifacendosi ai cinque Fattori Alpha di McCrindle e Fell, le scuole secondarie che vogliono rispondere alle loro caratteristiche potrebbero iniziare a ragionare su come diventare più digital, mobile, social, visual e global. Si può raggiungere questo obiettivo, fattore per fattore, seguendo queste linee:

  • digital: utilizzando, se possibile, dispositivi mobili a scopi didattici e scegliendo insieme spazi e tempi di utilizzo. Affiancare i materiali tradizionali a risorse digitali su piattaforme consentirebbe la consultazione di ulteriori testi, la scrittura di note, video didattici, simulazioni interattive, creazione di contenuti mediali e altre attività di apprendimento online dando agli insegnanti la possibilità di utilizzare gli strumenti digitali per estendere l’insegnamento anche negli spazi virtuali;
  • mobile: le classi “mobili” permetterebbero agli studenti di apprendere ovunque, accedendo ai materiali didattici anche da remoto e utilizzando, secondo le indicazioni dell’insegnante, le funzionalità di smartphone o tablet (foto, video, registrazioni vocali ecc) per fissare la conoscenza appresa;
  • social: usando un approccio “social” le classi diminuirebbero il divario generazionale e rafforzerebbero l'apprendimento tra pari in un ambiente online interattivo come quello dei social network. L’utilizzo degli strumenti di condivisone delle piattaforme (stories, post, reel, commenti, hashtag, ecc.) se legato ai temi trattati a lezione aiuterebbe a condividere le conoscenze apprese e allenare trasversalmente le competenze digitali di studentesse e studenti. Si potrebbe lavorare sia individualmente che in gruppo, gestendo un account e un feed educativo per tracciare il proprio percorso formativo;
  • visual: concentrandosi sull'uso di supporti visivi per facilitare l'apprendimento, le lezioni includerebbero foto, video, infografiche e altre rappresentazioni visive dei concetti da poter caricare anche nelle piattaforme digitali. Inoltre, questo tipo di approccio si avvicinerebbe maggiormente ai linguaggi della loro generazione e del mondo del lavoro di questi anni dove l’immagine è diventata uno dei principali medium;
  • global: grazie all’uso delle piattaforme digitali e alla realizzazione di progetti collaborativi con scuole di altri paesi, le classi globali connetterebbero docenti e studenti con persone e culture di tutto il mondo in modo simile a come ragazzi e ragazze fanno già nel loro tempo libero, trasformando la lezione in un’esperienza che va oltre l’aula.

Nell’ottica dei punti sopraelencati il modello metodologico Edu-social Algorithm è la sperimentazione che sta cercando di adattare il processo di apprendimento e insegnamento ai fattori generazionali degli studenti “Alpha”. Il quadro metodologico a cui si fa riferimento rientra negli studi concernenti la Media Education, il Net Learning, Mobile Learning e Social Learning Network.

Tale sperimentazione avviata tra Palermo e Braganza, prevede l’utilizzo di smartphone intesi come gadget didattici e Instagram come ambiente virtuale di apprendimento dove sviluppare una comunità di pratiche tra insegnanti e studenti. La pagina ufficiale del progetto che descrive come strumentalizzare i device tecnologici e le loro piattaforme per costruire insieme una nuova idea di scuola.

Bibliografia:

  • Biancato, Laura & Tonioli, Davide (a cura di), 101 idee per una didattica digitale integrata, Edizioni Erickson, Trento, 2021
  • Capeci, Federico, Generazioni. Chi siamo, che cosa vogliamo, come possiamo dialogare, FrancoAngeli, Milano, 2020
  • McCrindle, Mark & Fell, Ashley, Generation Alpha. Understanding our Children and helping them thrive, Hendline Home, Londra, 2021
  • Lancini, Matteo, Cosa serve ai nostri ragazzi. I nuovi adolescenti spiegati ai genitori, agli insegnanti, agli adulti, Uter, Torino, 2020
  • Lancini, Matteo, L’età tradita. Oltre i luoghi comuni sugli adolescenti, RaffaelloCortina Editore, Milano, 2021
  • Lancini, Matteo, Sii te stesso a modo mio, RaffaelloCortina Editore, Milano, 2023
  • Lavanco, Gioacchino, Castiglione, Alessio, Edu-social Algorithm: educare con i social network a scuola. Un modello operativo per il Mobile Learning, PEDAGOGIA E VITA, Roma, 2023
  • Mannheim, Karl, Giovani e Generazioni, Meltemi editore, Milano, 2019

Sitografia: