Dire, fare, insegnare
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Fare didattica orientativa con lo storytelling

Libri, fumetti e silent book per orientare: Bruna Ramella Pralungo ha condiviso con noi alcuni spunti di didattica orientativa con lo storytelling.

Metodologie  Grandi insegnanti 
15 gennaio di: Bruna Ramella Pralungo
copertina

Quando parliamo di didattica orientativa facciamo riferimento all’inserimento nel tessuto delle discipline tradizionali dell’insegnamento relativo alle life skills, al processo decisionale e al mondo del lavoro. Come sottolineano anche le Linee guida ministeriali che abbiamo approfondito in questo articolo, è necessario potenziare i processi che conducono a queste competenze per poter crescere cittadini e cittadine consapevoli e adulti capaci di prendere decisioni valutando le conseguenze delle proprie azioni.

La didattica quotidiana deve diventare quindi didattica orientativa, iniziando a lavorare con alunni e alunne sin da piccoli: si possono proporre alcune attività per imparare a riconoscere le proprie caratteristiche caratteriali, le proprie capacità e i propri limiti, confrontandosi poi con il giudizio degli altri per averne un reale riconoscimento. Imparare a riconoscere le proprie qualità e quelle degli altri è infatti un’abilità indispensabile per poter vivere la dimensione sociale dell’esistenza.

In generale tendiamo a focalizzarci su ciò che non ci piace degli altri, dimenticandoci degli aspetti positivi. Queste attività mirano a invertire tale tendenza, sottolineando le qualità di ognuno e in modo da diventare consapevoli delle proprie risorse e di quanto possano essere utili al gruppo. Conoscendo meglio se stesso il bambino, così come l’adulto, si porrà obiettivi e mete raggiungibili, rafforzando l’autostima e imparando ad accettarsi così com’è.

Le attività didattiche più idonee a questo obiettivo sono sicuramente la realizzazione di testi descrittivi e autobiografici, così come attività di presentazione al gruppo delle proprie caratteristiche personali, autoritratti artistici e creazione di oggetti rappresentanti il proprio mondo interiore: ognuno può individuare la modalità a lui più congeniale per “esplorarsi”. Per introdurre le tematiche che possono diventare oggetto di discussioni, esercitazioni e attività didattiche relative all’orientamento, si possono utilizzare anche film e cortometraggi, libri e fumetti, che possono stimolare l’acquisizione delle competenze fondamentali attraverso lo storytelling.

Raccontare per orientare

Approfondiamo quindi l’utilizzo dello storytelling all’interno della didattica quotidiana per renderla più orientativa. Lo storytelling è una metodologia didattica ma anche una strategia utilizzata nell’ambito del marketing e della comunicazione, che nasce in antichità come arte del narrare e del raccontare storie che cercano di dare un senso al vissuto umano e alle proprie esperienze.

Nella didattica, l’uso di narrazioni attraverso libri, albi illustrati, silent book, fumetti e qualunque altro tipo di supporto permette di realizzare un apprendimento interattivo: gli studenti diventano protagonisti del loro processo di apprendimento, si immedesimano nei protagonisti delle vicende e maturano una sedimentazione dei concetti trasmessi, resi significativi dalla narrazione stessa poiché stimola il confronto con la propria esperienza e la rielaborazione dei ricordi.



Un approccio interdisciplinare allo storytelling rende la creazione del sapere un processo unico e composito, sottolineando l’importanza della condivisione e della collaborazione anche all’interno di un team o consiglio di classe. Per poter realizzare uno storytelling efficace, dopo aver definito l’obiettivo dell’attività bisogna individuare il testo più efficace sia per la disciplina coinvolta sia per il target di riferimento (bambini in età prescolare, alunni della scuola primaria, ragazzini della scuola secondaria di primo grado o giovani adulti della scuola secondaria di secondo grado).

In rete si trovano tantissime risorse per poter realizzare laboratori di storytelling, che prevedono una prima lettura del testo, un’attività di comprensione della storia – per esempio con analisi del testo oppure una discussione in circle time – e, infine, una rielaborazioneche porta a produrre ebook, cortometraggi, recite teatrali. Per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria lo storytelling è particolarmente efficace per l’insegnamento della lingua inglese: per stimolare la comprensione e la produzione orale i testi devono essere di facile comprensione, ripetere le frasi principali più volte per favorire la memorizzazione delle strutture linguistiche e avere immagini colorate e collegate al testo.

I libri possono anche essere senza parole: nei silent book la narrazione si sviluppa tramite le immagini e le illustrazioni. Questi libri dalla grafica evocativa permettono una libera interpretazione della storia, rendendo interattive sia la fase della lettura sia quella della rielaborazione e risultando adatti ad attività di tipo inclusivo e multiculturale.



Lo storytelling è sicuramente una metodologia trasversale e facilmente adattabile alle esigenze di ogni insegnante e di ogni classe: anche gli studenti più grandi possono rimanere affascinati dalla lettura di brani o del testo intero di libri adatti alla loro fascia d’età. Bisogna ricordare che è fondamentale l’uso della voceper rendere l’esperienza più coinvolgente e la scelta del testo per permettere una più attiva immedesimazione.

In particolare la narrazione di esperienze reali è estremamente efficace, per cui si possono scegliere interessanti autobiografie o biografie che narrino le vicende di personaggi che con la loro esperienza possano trasmettere un messaggio positivo ai ragazzi, per esempio quando i protagonisti hanno superato molte avversità per far realizzare il loro sogno, lottando ogni giorno e mantenendo ben saldo il loro obiettivo.

Consigli di lettura

Per infanzia e primaria:

  • Irene Biemmi, Cosa faremo da grandi?
  • Anthony Browne, La mia mamma
  • Eva D., Maddy e il viaggio tra i talenti
  • Lara Hawthorne, Erberto
  • Anna Llenas, Il gioiello dentro di me
  • Eric Puybaret, Il grande libro dei mestieri

Per primaria e secondaria di I grado:

  • Vichi De Marchi, Roberta Fulci, Ragazze per l’ambiente
  • Vichi De Marchi, Roberta Fulci, Ragazze per i numeri
  • Vichi De Marchi, Roberta Fulci, Ragazze in capo al mondo
  • Daniele Bergesio, Francesco Fagnani, Una partita in ballo
  • Raquel Diaz Reguera, Libere di volare
  • Yasmeen Ismail, Sono una ragazza!
  • Wright Kenneth, Sarah Jane, Susy Bell – Da grande farò…
  • Hélène Druvert, Così come sono

Per secondaria di I e II grado:

  • Steve Jobs, Siate affamati, siate folli
  • Phil Knight, L’arte della vittoria
  • Barack Obama, Una terra promessa
  • Shonda Rhimes, L’anno del sì
  • Bebe Vio, Se sembra impossibile allora si può fare